La riabilitazione spesso salva la vita. E non è uno slogan, ma una verità che spesso sottovalutiamo quando si tratta di situazioni di inabilità complesse, gravi o permanenti. Si tratta, infatti, di una pratica medica
necessaria e a cui moltissimi italiani hanno dovuto, almeno una volta nella vita, fare ricorso dopo una frattura o un incidente o per recuperare una funzione fisica compromessa o post -operatoria.
Ma non è soltanto questo. In effetti, nella mentalità comune, quando si parla di “riabilitazione” molti pensano subito a quel tipo di servizio ed al fisioterapista che se ne occupa, ma c’è molto altro. “All’interno del mondo della riabilitazione sono diversi e molto più specifici – spiega Domenico Arena, Presidente del C.d.A. della Società Servizi Riabilitativi (SSR) di Messina - i servizi offerti dai centri specializzati, quali ad esempio i centri di riabilitazione che erogano prestazioni ai sensi dell’ex art. 26 della Legge 833/78.”
Il servizio di riabilitazione ex art. 26 L.833/78, che fa riferimento a una pluralità di prestazioni altamente specialistiche che riguardano la logopedia, la neuro-psicomotricità, la psicoterapia, la terapia occupazionale, la fisioterapia e la rieducazione neuromotoria, consiste in attività di recupero e rieducazione funzionale attraverso un trattamento globale della condizione di menomazione e/o di disabilità per gli utenti adulti e minori.
In Sicilia, tra le strutture ex art. 26 che operano in convenzione con il Sistema Sanitario Regionale, c’è la Società Servizi Riabilitativi (SSR), una importante realtà con sede a Messina, che nasce nel 2000 come società partecipata al 51% dall’ASP di Messina, divenendo nel 2013 società interamente privata a socio unico – il Consorzio di cooperative sociali Sisifo – che ha compiuto i suoi 10 anni di attività e che proprio nei giorni scorsi ha approvato il bilancio di esercizio 2023.
“Anche nell’anno 2023 – chiarisce Paolo Magaudda, Direttore Amministrativo – la SSR ha fatto registrare un risultato positivo dell’esercizio, con conseguente miglioramento del patrimonio netto, consentendo un soddisfacente equilibrio finanziario.” L’attività riabilitativa, distribuita in otto ambulatori (Messina, Capo d’Orlando, Barcellona, Lipari, Mistretta, Nizza di Sicilia, Patti e Villafranca Tirrena) e al domicilio dei pazienti, annualmente espletata nei confronti di circa 1.400 pazienti (soggetti disabili neurologici, adulti e minori), è garantita da 180 operatori. “Negli anni tutte le attività del centro – aggiunge il direttore sanitario Antonio Epifanio - sono state organizzate in aree dove si opera prevalentemente sull’acquisizione (abilitazione) e recupero (riabilitazione) delle abilità relazionali, cognitive e motorie.”
Nel corso del tempo, in seno al complesso sistema di tutela e cura della salute di tutti i cittadini, una parte importante dell’assistenza ai pazienti affetti da patologie disabilitanti è stata dedicata al settore del recupero funzionale. “Tematica, quella del recupero funzionale di cui - sottolinea il presidente di Sisifo Giuseppe Piccolo- ormai da molti anni, si occupa la riabilitazione.”
Da qui, infatti, l’esigenza di creare strutture in grado di garantire al paziente una riabilitazione ambulatoriale, domiciliare, semiresidenziale piuttosto che residenziale. Tali strutture, tutte regolamentate dalle normative vigenti sono state in grado, nel corso degli ultimi 40 anni, di garantire in maniera capillare l’assistenza riabilitativa estensiva di un’ampia platea di utenti.
Assicurando un’ottimale valvola di sfogo tra le strutture ospedaliere, a prevalente vocazione intensiva e concentrate sulle acuzie, ed il territorio. “Abbiamo intrapreso –conclude Domenico Arena - un percorso di formazione specifica per i nostri operatori al fine di garantire un’assistenza riabilitativa specialistica e mirata alle singole patologie. Gli anni trascorsi hanno posto l’esigenza di creare, nel corso del tempo, percorsi assistenziali sempre più specifici ed indirizzati all’assistenza dei pazienti disabili in funzione della patologia e delle disabilità conseguenti. Per tale motivo sono stati via via realizzati percorsi sia diagnostici che assistenziali
sempre più mirati al raggiungimento di tali ambiziosi obiettivi (PDTA specifici per singola patologia)”.
Tutto ciò potrebbe essere in gran parte realizzato con l’attuazione del Piano della Riabilitazione Regionale del 2012, il quale prevede la presenza capillare di un’assistenza sempre più mirata grazie alla presenza delle strutture riabilitative ex art. 26 L. 833/78. Inoltre, la gestione dei casi più complessi potrebbe essere garantita dal Day Hospital Riabilitativo e dal Day Service Riabilitativo che consentirebbe, attraverso il percorso riabilitativo ambulatoriale complesso (PRAC), la gestione dei casi
più gravi e complessi.”